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- Entro il 2030, creati oltre 250.000 nuovi posti di lavoro nel settore energia.
- Il 63% delle nuove assunzioni richiede abilità "verdi".
- Opportunità nel settore energie pulite cresciute del 15%.
La carenza di personale qualificato. Questo paradosso, evidenziato dalle stime di Confindustria Energia, prevede la creazione di oltre 250.000 nuovi posti di lavoro entro il 2030, mentre le imprese incontrano difficoltà nel reperire i profili adeguati. La penuria non è indiscriminata, ma si concentra su expertise tecniche altamente specializzate, indispensabili per l’installazione, la gestione e la manutenzione degli impianti del futuro. Un’analisi di Gi Group sottolinea come questa mancanza possa frenare lo sviluppo sostenibile del Paese.
Le statistiche del Sistema Informativo Excelsior di Unioncamere attestano che più del 63% delle nuove assunzioni programmate necessita di abilità “verdi”, frequentemente legate a un elevato grado di specializzazione tecnologica.
Le imprese sono alla ricerca di professionisti quali addetti alla manutenzione elettrica, meccanica ed elettromeccanica, supervisori di centrali operative, specialisti nella gestione dei macchinari di impianto (palisti) e installatori e manutentori di impianti termoidraulici.
Questi ruoli, sia a livello esecutivo che decisionale, rivestono un’importanza cruciale per l’intera filiera energetica, dalla produzione alla distribuzione. Diversi elementi contribuiscono a rendere il quadro più complesso: la forte concorrenza internazionale, la discrepanza tra le competenze fornite dal sistema formativo e quelle richieste dal mercato (il cosiddetto skill mismatch), e una limitata consapevolezza, da parte dei giovani, delle opportunità di carriera presenti nel settore.
## Il Ruolo Chiave degli ITS Academy e le Figure Professionali Emergenti
Gli Istituti Tecnologici Superiori (ITS Academy) rappresentano una risposta concreta e strategica a questa sfida. Questi percorsi biennali post-diploma sono pensati per forgiare i “super-tecnici” di cui il mercato ha bisogno, sebbene siano ancora poco diffusi e valorizzati.
Tra le figure professionali chiave a livello nazionale, introdotta con la riforma del sistema ITS, si distingue il professionista specializzato in energia sostenibile.
Le corrispondenze con i codici Istat CP2021 contemplano figure come i tecnici specializzati nella razionalizzazione dei consumi energetici e nello sfruttamento delle fonti rinnovabili.
Figurano anche i professionisti che si occupano della produzione di energia, sia termica che elettrica.
Infine, rientrano in queste classificazioni i tecnici incaricati della gestione delle reti di distribuzione dell’energia elettrica.
La formazione offerta dagli ITS è di importanza vitale, ma è necessario un investimento più cospicuo in orientamento, aggiornamento (upskilling) e riqualificazione (reskilling) continua del personale già impiegato.

## Il Boom del Mercato delle Energie Rinnovabili e le Nuove Opportunità di Lavoro
Il mercato delle energie rinnovabili in Italia sta vivendo una trasformazione profonda, spinto dagli obiettivi ambientali europei, dall’innovazione tecnologica e dall’attenzione crescente verso le fonti di energia rinnovabile. Secondo i dati di agap2, le opportunità di lavoro nel settore delle energie pulite sono cresciute del 15% negli ultimi 12 mesi. La richiesta di professionisti con competenze tecniche, normative e digitali sta aumentando rapidamente.
In questo contesto, emergono figure professionali chiave come gli ingegneri energetici, esperti dei sistemi energetici e delle fonti di energia, responsabili della produzione, del trasporto, della trasformazione e dell’utilizzo efficiente dell’energia. Gli specialisti in permitting ambientale si occupano di ottenere le autorizzazioni indispensabili per la realizzazione dei progetti, garantendo il rispetto delle normative ambientali. I professionisti specializzati in smart grid e sistemi di accumulo operano su reti elettriche intelligenti e tecnologie di stoccaggio dell’energia, ottimizzando produzione, distribuzione e consumo energetico. Infine, i project manager analizzano e valutano l’impatto ambientale dei progetti, elaborando politiche e procedure sostenibili.
## Superare il Divario di Competenze: Una Sfida Cruciale per il Futuro Sostenibile
La transizione ecologica, che include la transizione energetica, genera una crescente domanda di lavoratori specializzati nella mitigazione climatica e nella decarbonizzazione di vari settori produttivi. Il Future of Jobs Report 2025 del World Economic Forum rivela che quasi la metà dei datori di lavoro (47%) considera la riduzione delle emissioni di carbonio un fattore chiave per la trasformazione organizzativa. Nonostante un incremento globale del 12% dei lavoratori che acquisiscono competenze “verdi”, la richiesta supera l’offerta. Per sfruttare appieno le opportunità generate dalla transizione ecologica, è di vitale importanza privilegiare la formazione in competenze “verdi”. Il report GreenItaly 2024 evidenzia che a oltre 2,4 milioni di lavoratori verranno richieste competenze green con importanza almeno intermedia, e a più di 1,5 milioni con importanza elevata. Ciononostante, le competenze “verdi” sono scarse: il 94% dei datori di lavoro a livello globale ammette di non disporre in azienda dei professionisti necessari per centrare i propri obiettivi ESG, e il 75% dichiara di riscontrare difficoltà nel reperire i talenti con le competenze ricercate.
## Formazione e Consapevolezza: Le Chiavi per un Futuro Energetico Sostenibile
La transizione energetica non è solo una questione di tecnologie avanzate e investimenti economici, ma anche e soprattutto di persone. La mancanza di competenze adeguate rappresenta un ostacolo significativo al raggiungimento degli obiettivi di sostenibilità. È fondamentale investire nella formazione tecnica superiore, promuovere gli ITS Academy e incentivare l’upskilling e il reskilling del personale già impiegato. Solo così potremo colmare il divario di competenze e garantire un futuro energetico sostenibile per il nostro Paese.
## Un Futuro Verde: Coltivare le Competenze per un Mondo Sostenibile
Amici lettori, la transizione ecologica è un viaggio che riguarda tutti noi. Una nozione base da tenere a mente è che l’economia circolare, un modello che mira a ridurre al minimo gli sprechi e a massimizzare il riutilizzo delle risorse, è fondamentale per un futuro sostenibile. Un concetto più avanzato è la valutazione del ciclo di vita (LCA), uno strumento che permette di analizzare l’impatto ambientale di un prodotto o servizio dalla sua creazione fino al suo smaltimento.
Riflettiamo su come le nostre scelte quotidiane, dal consumo di energia all’acquisto di prodotti, possano influenzare il nostro pianeta. Informiamoci, formiamoci e diventiamo protagonisti di un cambiamento positivo. Solo così potremo costruire un futuro in cui l’energia pulita, l’innovazione e il rispetto per l’ambiente siano al centro del nostro sviluppo.
- Pagina di Confindustria Energia sulla transizione energetica e fabbisogno di competenze.
- Sito ufficiale di Unioncamere, utile per approfondire i dati Excelsior.
- Analisi approfondita sulle competenze green richieste dalle aziende italiane.
- Dettagli sulla riforma del sistema ITS, cruciale per la formazione di tecnici specializzati.