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- L'ue definisce metodologie per il calcolo del riciclo delle batterie.
- I Massive Attack con "Act 1.5" riducono l'impatto ambientale.
- La Ellen MacArthur Foundation ha 5 obiettivi globali di circolarità.
La sfida europea delle batterie: circolarità e autonomia strategica
In un contesto geopolitico in continua evoluzione, l’Unione Europea si impegna a definire un quadro legislativo ambizioso e pragmatico per il settore delle batterie. Un passo significativo è l’introduzione di metodologie precise per il calcolo e la verifica dei tassi di riciclo e recupero dei materiali. Questo segna un impegno concreto verso un’economia circolare, dove le risorse vengono valorizzate e riutilizzate, riducendo la dipendenza da materie prime vergini.
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Trattato sulla plastica: una revisione necessaria
Le recenti dimissioni di Luis Vayas Valdivieso dalla presidenza del Comitato per i negoziati sul trattato sulla plastica sollevano interrogativi cruciali. Al di là delle controversie, emerge la necessità di una profonda riforma dello strumento decisionale. L’obiettivo è rendere il trattato più efficace e inclusivo, garantendo che affronti in modo adeguato la sfida globale dell’inquinamento da plastica.
Musica sostenibile: il modello dei Massive Attack
L’iniziativa “Act 1.5” dei Massive Attack, un concerto a basso impatto ambientale del 2024 analizzato dall’Università di Manchester, dimostra che un futuro sostenibile per la musica è possibile. Questo evento ha evidenziato l’importanza del coinvolgimento del pubblico, trasformando il concerto da semplice intrattenimento a un atto collettivo di responsabilità ambientale. Il successo di “Act 1.5” potrebbe ridefinire le regole degli eventi live, promuovendo pratiche più sostenibili e sensibilizzando il pubblico sull’impatto ambientale dell’industria musicale.

I 5 obiettivi globali per la circolarità della Ellen MacArthur Foundation
La Ellen MacArthur Foundation (EMAF) ha identificato 5 obiettivi strategici per promuovere l’economia circolare a livello globale. Questi traguardi sono volti a delineare un modello guida per amministrazioni, centri urbani e aziende, accelerando il passaggio verso un sistema economico che separi la crescita dall’esaurimento delle risorse limitate e dal deterioramento ambientale. La collaborazione tra pubblico e privato è fondamentale per raggiungere questi obiettivi, evitando soluzioni frammentate e massimizzando l’efficacia delle iniziative.
Obiettivo 1: Stimolare il design per l’economia circolare, eliminando rifiuti e inquinamento attraverso la progettazione di prodotti e imballaggi di alta qualità, duraturi, riutilizzabili, riparabili, rigenerabili, riciclabili e compostabili.
Obiettivo 2: Gestire le risorse per preservarne il valore, evitando il downcycling e sviluppando modelli di business che mantengano prodotti e materiali al più alto valore possibile, attraverso politiche fiscali e di acquisto favorevoli alla riparazione, al riuso e alla rigenerazione.
Obiettivo 3: Far funzionare l’economia, incentivando le soluzioni di economia circolare attraverso incentivi economici e requisiti normativi, come tassazioni agevolate e incentivi tariffari.
Obiettivo 4: Investire in innovazione, infrastrutture e competenze, spingendo gli investimenti pubblici e privati a sviluppare le competenze necessarie per la transizione verso l’economia circolare, attraverso fondi per la ricerca interdisciplinare e la formazione.
Obiettivo 5: Collaborare per cambiare il sistema, promuovendo la collaborazione tra pubblico e privato per rimuovere gli ostacoli, sviluppare nuove politiche e allineare quelle esistenti, integrando i principi dell’economia circolare nelle politiche nazionali e internazionali.
Scarsità idrica: l’economia circolare come soluzione
La scarsità idrica è una sfida globale che colpisce miliardi di persone. L’economia lineare, con il suo modello “take-make-waste”, aggrava questo problema, stressando le risorse idriche e contribuendo alla siccità. L’economia circolare offre soluzioni concrete per aumentare la resilienza allo stress idrico, attraverso quattro flussi principali:
1. Narrowing: Utilizzare meno materiali, riducendo il consumo idrico attraverso innovazioni come i servizi igienici a basso consumo idrico.
2. Slowing: Utilizzare i materiali più a lungo, riutilizzando le acque reflue e i liquami per scopi potabili e industriali.
3. Cycling: Riutilizzare i materiali, implementando sistemi di riciclo dell’acqua per ridurre la dipendenza da fonti idriche vergini.
4. Regenerating: Utilizzare materiali più puliti, rinnovabili e meno tossici, ripristinando e rigenerando i fiumi e le zone umide per migliorare la qualità dell’acqua e la biodiversità.
Verso un futuro sostenibile: un impegno collettivo
Le sfide globali che affrontiamo richiedono un cambio di paradigma, un passaggio da un’economia lineare a un’economia circolare. Questo cambiamento non è solo una necessità ambientale, ma anche un’opportunità economica e sociale. L’Unione Europea, con le sue politiche ambiziose, e le iniziative innovative come “Act 1.5” dei Massive Attack, dimostrano che un futuro sostenibile è possibile. Tuttavia, questo futuro richiede un impegno collettivo, la collaborazione tra governi, imprese e cittadini, per creare un mondo in cui le risorse vengono valorizzate, l’ambiente è protetto e la qualità della vita è migliorata per tutti.
Un’Oasi di Sostenibilità: Coltivare un Futuro Circolare
Amici, riflettiamo un attimo. La transizione ecologica non è un concetto astratto, ma un insieme di azioni concrete che possiamo intraprendere ogni giorno. Una nozione base, ma fondamentale, è la gerarchia dei rifiuti: prevenire, riutilizzare, riciclare. Prima di pensare a come smaltire qualcosa, chiediamoci se possiamo evitarne la produzione, riutilizzarlo per un altro scopo o riciclarlo per creare qualcosa di nuovo.
E per chi vuole approfondire, una nozione avanzata è il concetto di ecodesign. Si tratta di progettare prodotti e servizi tenendo conto dell’intero ciclo di vita, dalla produzione allo smaltimento, minimizzando l’impatto ambientale. Immaginate un mondo in cui ogni oggetto è progettato per essere facilmente riparato, riutilizzato o riciclato.
Quindi, cosa possiamo fare noi? Iniziamo dalle piccole cose: scegliamo prodotti con imballaggi ridotti, ripariamo invece di sostituire, ricicliamo correttamente. Ogni piccolo gesto conta, e insieme possiamo costruire un futuro più sostenibile per noi e per le generazioni future. Ricordiamoci che la transizione ecologica è un viaggio, non una destinazione, e ogni passo nella giusta direzione è un successo.
- Regolamento UE 2023/1542: sostenibilità per batterie e riduzione dell'impronta carbonica.
- Pagina introduttiva dell'Ellen MacArthur Foundation sull'economia circolare e i suoi principi.
- Collaborazione Università di Manchester e Massive Attack per musica live a basse emissioni.
- News Erion sugli obiettivi globali della Ellen MacArthur Foundation.








