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Green jobs: L’Italia è pronta per la rivoluzione verde?

Unioncamere prevede una crescita significativa delle professioni verdi, ma quali sono le competenze richieste e come prepararsi per cogliere questa opportunità?
  • Tra il 2021 e il 2025, serviranno tra 2,2 e 2,4 milioni di lavoratori green.
  • Nel 2023, il 79% dei contratti richiedeva competenze legate alla transizione ecologica.
  • Gli addetti alla green economy sono il 13,4% della forza lavoro.

La crescente consapevolezza dell’importanza della tutela ambientale sta generando una profonda trasformazione nel mondo del lavoro. I green jobs, o lavori verdi, emergono come figure professionali chiave per guidare la transizione verso un’economia più sostenibile. Questi impieghi, finalizzati alla riconversione ecologica delle imprese, della pubblica amministrazione e del settore economico in generale, rappresentano un’opportunità cruciale per affrontare l’emergenza climatica e garantire un futuro occupazionale a milioni di persone.

Unioncamere ha stimato una crescita significativa nella richiesta di professioni verdi tra il 2019 e il 2023, evidenziando l’importanza di queste figure per la salvaguardia del pianeta e per uno sviluppo umano che non impatti negativamente sull’ambiente. La transizione verde, supportata da riforme e incentivi per la tutela delle risorse naturali, sta spingendo le aziende a investire in innovazione ed economia verde, in linea con gli obiettivi dell’Agenda 2030 per lo Sviluppo Sostenibile.

Settori in Crescita e Figure Professionali Chiave

Il mercato del lavoro italiano sta gradualmente accogliendo le nuove tendenze della green economy, con un crescente interesse delle aziende verso le competenze verdi. Un report di Unioncamere prevede che tra il 2021 e il 2025 il fabbisogno di competenze green intermedie sarà compreso tra i 2,2 e i 2,4 milioni di lavoratori, circa il 63% del fabbisogno totale. Questa domanda trasversale riguarda sia professioni tecniche che ad alta specializzazione, con una particolare attenzione a figure legate all’ambiente, all’ecosostenibilità, al risparmio energetico e all’economia circolare.

I settori che investiranno maggiormente nei green jobs includono:

Public utilities (energia, gas, acqua, ambiente)
Industrie chimiche, farmaceutiche e petrolifere
Industrie automobilistiche, attrezzature e dei mezzi di trasporto
Industrie della gomma e delle materie plastiche
Sanità, assistenza sociale e servizi sanitari privati
Istruzione e servizi formativi privati
Servizi avanzati di supporto alle imprese

Tra le figure professionali più richieste spiccano l’Energy Manager, il Mobility Manager, il Manager della Sostenibilità e l’Ingegnere dei Materiali Green. L’Energy Manager si occupa dell’ottimizzazione dell’uso dell’energia, il Mobility Manager pianifica una mobilità più sostenibile, il Manager della Sostenibilità orienta i processi aziendali verso una maggiore attenzione all’ambiente e l’Ingegnere dei Materiali Green sviluppa materiali a basso impatto ambientale.

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Green Jobs: Un’Opportunità per l’Italia

Nel contesto italiano, quasi due milioni di nuovi impieghi trovano una stretta connessione con il processo di transizione ecologica, con richieste di competenze funzionali che hanno interessato il 79% dei contratti siglati nel 2023. Gli addetti professionali che operano nel settore della green economy costituiscono il 13,4% della forza lavoro totale, per un ammontare di 3.163.400 unità. L’avanzamento verso l’ecologia si configura come una possibilità eccezionale per migliorare la competitività del Paese e affrancarlo dal superato modello produttivo basato sui combustibili fossili e inquinante.

Iren, ad esempio, prevede di investire l’80% dei suoi 12,7 miliardi di investimenti nella transizione ecologica e nella sostenibilità, con un piano di assunzioni di 7000 nuovi lavoratori. Questo dimostra l’impegno concreto delle aziende verso la creazione di green jobs e la promozione di uno sviluppo sostenibile.

Verso un Futuro Verde: Competenze e Consapevolezza

La transizione verso un’economia verde richiede un cambiamento culturale e una maggiore consapevolezza dell’importanza della sostenibilità. Le aziende devono investire nella formazione dei propri dipendenti e promuovere una cultura aziendale orientata alla tutela dell’ambiente. Allo stesso tempo, i giovani devono orientare i propri studi verso le professioni verdi, acquisendo le competenze necessarie per affrontare le sfide del futuro.
È fondamentale che le istituzioni supportino la transizione ecologica attraverso politiche e incentivi che favoriscano la creazione di green jobs e la promozione di uno sviluppo sostenibile.* Solo così sarà possibile costruire un futuro in cui l’economia e l’ambiente convivano in armonia, garantendo un benessere duraturo per le generazioni future.

Il Ruolo Cruciale del Green Management per un Futuro Sostenibile

Nel contesto della transizione ecologica, il Green Management assume un ruolo di primaria importanza. Le aziende, per affrontare le sfide ambientali e cogliere le opportunità offerte dalla green economy, necessitano di figure professionali con competenze specifiche in ambito ambientale, sociale e di governance (ESG). L’ESG Manager, ad esempio, si occupa di favorire la riduzione dell’impatto ambientale dei processi produttivi, mentre il Risk Manager Ambientale individua e analizza i rischi ambientali in cui può incorrere un’azienda. Il Project Manager Ambientale, invece, gestisce operativamente i progetti green, assicurando il raggiungimento degli obiettivi nel rispetto dei parametri aziendali.

Queste figure professionali, insieme al Progettista di Sistemi di Gestione Ambientale, al Responsabile Sistema di Gestione Ambientale e all’Euro-Progettista, contribuiscono a creare un sistema di gestione ambientale efficace e a promuovere uno sviluppo sostenibile. L’HSE Manager, infine, coordina tutte le attività aziendali in materia di salute, sicurezza e ambiente, garantendo un miglioramento continuo delle performance ambientali.
Amici, la transizione ecologica non è solo una questione di tecnologie e investimenti, ma anche di persone e competenze. Immaginate l’economia circolare come un grande cerchio virtuoso: i rifiuti di un’industria diventano la materia prima per un’altra, riducendo l’impatto ambientale e creando nuove opportunità di lavoro. Questa è una nozione base che tutti dovremmo conoscere.

Ma andiamo oltre: pensate alla simbiosi industriale, un concetto più avanzato in cui diverse aziende, anche di settori diversi, collaborano per ottimizzare l’uso delle risorse e ridurre gli sprechi. Questo approccio richiede una visione sistemica e una profonda conoscenza dei processi produttivi, ma può portare a risultati sorprendenti in termini di efficienza e sostenibilità.

La transizione ecologica è una sfida complessa, ma anche un’opportunità straordinaria per costruire un futuro più giusto e sostenibile. Cosa possiamo fare noi, nel nostro piccolo, per contribuire a questo cambiamento? Forse iniziare a informarci, a fare scelte più consapevoli e a sostenere le aziende che si impegnano per l’ambiente. Ogni piccolo gesto conta, e insieme possiamo fare la differenza.


Articolo e immagini generati dall’AI, senza interventi da parte dell’essere umano. Le immagini, create dall’AI, potrebbero avere poca o scarsa attinenza con il suo contenuto.(scopri di più)
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