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- Riduzione di oltre il 50% dei datapoint richiesti per la CSRD.
- EFRAG elabora standard volontario VSME per le imprese con meno di 250 dipendenti.
- Consultazione pubblica sulla bozza tecnica prevista tra agosto e settembre 2025.
Un Nuovo Capitolo per la Rendicontazione di Sostenibilità
Il panorama della rendicontazione di sostenibilità in Europa sta per subire una trasformazione significativa. A seguito delle elezioni europee del 2024, l’Unione Europea sembra orientarsi verso una semplificazione delle normative, con un impatto diretto sugli European Sustainability Reporting Standards (ESRS). L’EFRAG (European Financial Reporting Advisory Group), l’ente che ha curato la stesura degli ESRS su mandato della Commissione Europea, si sta adeguando a questa nuova direzione.
La Commissione Europea, attraverso il pacchetto Omnibus I presentato nel febbraio 2025, ha incaricato l’EFRAG di riformulare gli standard ESRS, con l’obiettivo di ridurre drasticamente il numero di dati richiesti alle aziende. Questa mossa, apparentemente volta a semplificare il processo di rendicontazione, solleva interrogativi sulla reale intenzione politica, con il timore che possa rappresentare un ridimensionamento delle ambiziose normative europee in materia di finanza sostenibile. Il 20 giugno 2025, l’EFRAG ha pubblicato un rapporto che anticipa una riduzione di oltre il 50% dei datapoint richiesti per la rendicontazione CSRD (Corporate Sustainability Reporting Directive), accompagnata da modifiche ad alcuni criteri di sostenibilità.
Le “Leve Chiave” per la Semplificazione: Un’Analisi Dettagliata
L’EFRAG ha identificato una serie di “leve chiave” per raggiungere la semplificazione degli ESRS. Queste leve includono:
- Semplificazione della valutazione della doppia materialità: Questo principio, che impone alle aziende di rendicontare sia l’impatto delle questioni ambientali e sociali sulla loro performance finanziaria, sia l’impatto delle loro attività sull’ambiente e sulla società, è stato identificato come una fonte significativa di oneri per le imprese. L’EFRAG mira a rendere questo processo meno complesso e più mirato.
- Miglioramento della leggibilità e della sintesi delle dichiarazioni di sostenibilità: L’obiettivo è rendere i report di sostenibilità più accessibili e comprensibili, ad esempio attraverso l’aggiunta di un executive summary e la presentazione di informazioni chiave in sezioni dedicate.
- Integrazione più efficace con il reporting aziendale complessivo: Si punta a una maggiore coerenza tra i report di sostenibilità e gli altri documenti finanziari aziendali.
- Maggiore comprensibilità e chiarezza degli standard: L’EFRAG intende eliminare ambiguità e ridondanze, rendendo gli standard più facili da interpretare e applicare.
- Distinzione tra disclosure volontarie e obbligatorie: Sarà fatta una distinzione più netta tra le informazioni che le aziende sono tenute a fornire e quelle che possono essere incluse su base volontaria.
- Miglioramento dell’interoperabilità tra gli standard internazionali: Si mira a una maggiore coerenza tra gli ESRS e gli standard globali, come quelli sviluppati dall’IFRS Sustainability Standards Board (ISSB), per evitare duplicazioni e incoerenze normative.
L’EFRAG ha evidenziato che la revisione degli standard ESRS sarà condotta basandosi sui dati raccolti sia dalle imprese che hanno già adottato tali standard, sia dagli investitori e altri portatori di interesse che utilizzano le informazioni sulla sostenibilità.
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- Questa semplificazione rischia di compromettere la trasparenza... 👎...
- E se la semplificazione fosse un'opportunità per concentrarsi... 🤔...
Implicazioni e Preoccupazioni: Un Equilibrio Delicato
La semplificazione degli ESRS potrebbe avere implicazioni significative per il panorama della sostenibilità in Europa. Da un lato, potrebbe ridurre gli oneri amministrativi per le imprese, in particolare per le piccole e medie imprese (PMI), incentivando una più ampia adozione della rendicontazione di sostenibilità. L’EFRAG sta elaborando uno standard volontario specificamente per le PMI (VSME), concepito per essere adeguato e allineato alle capacità di rendicontazione delle imprese con un numero di dipendenti inferiore a duecentocinquanta.
Dall’altro lato, la riduzione dei datapoint obbligatori potrebbe compromettere la trasparenza e la comparabilità delle informazioni, rendendo più difficile per gli investitori e gli altri stakeholder valutare le performance ESG (Environmental, Social, and Governance) delle aziende. La Banca Centrale Europea (BCE) ha espresso preoccupazioni in merito a un possibile indebolimento delle direttive sulla sostenibilità, sottolineando l’importanza di mantenere un elevato livello di ambizione nelle normative europee.
La tempistica per la revisione degli ESRS è molto serrata, con una prima bozza tecnica attesa per luglio 2025 e una consultazione pubblica prevista tra agosto e settembre. L’EFRAG ha riconosciuto che svolgere la consultazione pubblica nei mesi estivi non è ottimale e ha suggerito che prolungare il termine di ottobre potrebbe contribuire a garantire una maggiore qualità.

Verso un Futuro Sostenibile: Sfide e Opportunità
La revisione degli ESRS rappresenta un momento cruciale per la transizione verso un’economia più sostenibile in Europa. La sfida sarà trovare un equilibrio tra la semplificazione degli standard e il mantenimento di un elevato livello di trasparenza e ambizione. La capacità dell’EFRAG di coinvolgere attivamente le aziende, gli investitori e gli altri stakeholder nel processo di revisione sarà fondamentale per garantire che i nuovi standard siano efficaci e rispondano alle esigenze di tutti gli attori coinvolti.
Il taglio previsto dei datapoint obbligatori, stimato in oltre il 50%, potrebbe rappresentare un’opportunità per le aziende di concentrarsi sulle informazioni più rilevanti e strategiche, migliorando la qualità e l’utilità dei loro report di sostenibilità. Tuttavia, è essenziale che la semplificazione non si traduca in una riduzione della trasparenza e della comparabilità, compromettendo la capacità degli investitori e degli altri stakeholder di prendere decisioni informate.
Rendicontazione ESG: Un Pilastro per la Transizione Ecologica
Amici lettori, la rendicontazione ESG (Environmental, Social, and Governance) è un elemento fondamentale per la transizione ecologica. In termini semplici, si tratta di un processo attraverso il quale le aziende misurano e comunicano il loro impatto sull’ambiente, sulla società e sulla governance interna. Questo permette agli investitori, ai consumatori e agli altri stakeholder di valutare la sostenibilità di un’azienda e di prendere decisioni più consapevoli.
A un livello più avanzato, la rendicontazione ESG può essere vista come uno strumento per promuovere un cambiamento sistemico verso un’economia più sostenibile. Fornendo informazioni trasparenti e comparabili sulle performance ESG delle aziende, si crea un incentivo per migliorare le pratiche aziendali e per investire in soluzioni innovative che contribuiscano a risolvere le sfide ambientali e sociali.
Vi invito a riflettere su come la rendicontazione ESG possa influenzare le vostre scelte di consumo e di investimento. Siete disposti a premiare le aziende che si impegnano per la sostenibilità? Siete consapevoli dell’impatto ambientale e sociale dei prodotti e dei servizi che utilizzate? Le risposte a queste domande possono fare la differenza nel costruire un futuro più sostenibile per tutti.