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- L'europa punta a migliorare l'efficienza idrica del 10% entro il 2030.
- La BEI investirà 15 miliardi di euro per la resilienza idrica.
- Solo l'86% dell'acqua è riciclata nel settore semiconduttori di TSMC.
La Commissione Europea ha <a class="crl" target="_blank" rel="nofollow" href="https://www.renewablematter.eu/strategia-europea-resilienza-idrica-grandi-promesse-zero-vincoli”>delineato una strategia ambiziosa per affrontare le crescenti sfide legate alla gestione delle risorse idriche, un tema sempre più urgente nel contesto dei cambiamenti climatici e della crescente domanda globale. Presentata il 4 giugno 2025, la “Strategia per la Resilienza Idrica” si propone di garantire la sicurezza idrica per tutti, proteggendo al contempo gli ecosistemi acquatici e promuovendo un equilibrio sostenibile tra domanda e offerta.
Priorità Strategiche per la Resilienza Idrica
La strategia si articola attorno a tre priorità fondamentali. In primo luogo, si punta al ripristino del ciclo idrico, adottando un approccio olistico che consideri l’intero percorso dell’acqua “dalla sorgente al mare”. Questo significa tutelare gli ecosistemi naturali, come zone umide e foreste, che svolgono un ruolo cruciale nella ritenzione e purificazione dell’acqua. *Si cerca di superare la disomogeneità tra le varie normative nazionali, mettendo in sintonia l’applicazione della Direttiva quadro sulle acque con quella concernente la valutazione e la gestione dei rischi di alluvione.
In secondo luogo, la strategia mira a costruire un’economia dell’acqua più efficiente e innovativa. Questo implica ridurre gli sprechi, promuovere il riuso delle acque reflue e incentivare investimenti in tecnologie avanzate per la gestione idrica. La Commissione raccomanda agli Stati membri di migliorare le proprie performance di efficienza idrica di almeno il 10% entro il 2030.
Infine, la terza priorità è assicurare che l’acqua sia igienicamente sicura e facilmente disponibile per chiunque, colmando le disparità nell’accesso alle risorse idriche. Questo include la lotta contro l’inquinamento idrico, in particolare quello causato dalle sostanze perfluoroalchiliche (PFAS), e la promozione di una tariffazione dell’acqua basata su un’equa ripartizione dei costi e sul principio “chi inquina paga”.

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Sfide e Opportunità per un’Economia “Water-Smart”
La strategia riconosce che l’acqua è un fattore cruciale per la competitività dell’industria europea. Ambiti chiave come la produzione di semiconduttori, batterie, idrogeno e data center richiedono notevoli volumi di acqua di altissima purezza, spesso in zone già caratterizzate da scarsità idrica. Per questo motivo, la Commissione promuove un approccio “water-smart” che mira a ridurre il consumo di acqua e migliorare l’efficienza idrica in questi settori.
Un esempio virtuoso è rappresentato dal settore dei semiconduttori, dove aziende come la taiwanese TSMC hanno raggiunto un tasso di riciclo dell’acqua dell’86%. Diversamente, le controparti europee NXP e STMicroelectronics si attestano solamente al 45%. Questo evidenzia il potenziale di miglioramento dell’efficienza idrica nell’industria europea.
Ciononostante, la strategia non include disposizioni tassative per impedire la localizzazione di industrie con elevato fabbisogno idrico in aree con ridotta disponibilità d’acqua. Questo solleva interrogativi sulla sua reale efficacia nel garantire una gestione sostenibile delle risorse idriche.
Investimenti e Cooperazione Internazionale
La Commissione riconosce che per raggiungere gli obiettivi della strategia è necessario un aumento significativo degli investimenti nel settore idrico. A tal fine, l’istituto finanziario europeo, la Banca Europea per gli Investimenti (BEI), si è impegnata a stanziare 15 miliardi di euro nei prossimi tre anni per diminuire l’inquinamento, evitare sprechi e supportare aziende innovative nel campo.
Inoltre, la strategia sottolinea l’importanza della cooperazione transfrontaliera nella gestione delle risorse idriche. Il continente europeo ospita 75 bacini fluviali che attraversano confini nazionali e, sebbene le normative incoraggino il coordinamento tra gli stati, c’è ancora un percorso considerevole da compiere per assicurare l’uniformità delle azioni tra i paesi situati a monte e quelli a valle.*
Verso un Futuro Resiliente: Riflessioni Conclusive
La “Strategia per la Resilienza Idrica” rappresenta un passo importante verso una gestione più sostenibile delle risorse idriche in Europa. Tuttavia, la sua efficacia dipenderà dalla capacità degli Stati membri di attuare le misure proposte in modo coerente e ambizioso. La mancanza di obiettivi vincolanti e di misure concrete per evitare l’insediamento di industrie ad alta intensità idrica in aree a rischio solleva interrogativi sulla sua reale capacità di affrontare le sfide future.
Un Futuro con Acqua per Tutti: Un Impegno Comune
La transizione ecologica, nel suo significato più ampio, implica un cambiamento radicale nel modo in cui interagiamo con le risorse naturali. Nel contesto della gestione idrica, ciò significa passare da un modello basato sullo sfruttamento intensivo a un modello basato sulla conservazione, l’efficienza e la resilienza. Un concetto base da tenere a mente è che l’acqua è un bene comune, essenziale per la vita e per l’economia, e la sua gestione sostenibile richiede un impegno congiunto da parte di tutti gli attori coinvolti, dai governi alle imprese, dai cittadini alle organizzazioni non governative.
Un concetto più avanzato è quello della “water footprint”, ovvero l’impronta idrica di un prodotto o di un’attività. Questo indicatore misura la quantità totale di acqua utilizzata per produrre un bene o fornire un servizio, considerando sia l’acqua direttamente consumata che quella indirettamente utilizzata lungo la catena di approvvigionamento. Comprendere e ridurre la propria impronta idrica è un passo fondamentale per contribuire a una gestione più sostenibile delle risorse idriche.
Riflettiamo, quindi, su come le nostre azioni quotidiane influenzano la disponibilità e la qualità dell’acqua. Scegliamo prodotti e servizi che minimizzino il loro impatto idrico, sosteniamo politiche che promuovano la conservazione dell’acqua e partecipiamo attivamente alla costruzione di un futuro in cui l’acqua sia una risorsa accessibile e sostenibile per tutti.