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Erosione costiera: cosa fare per salvare le nostre spiagge?

Un convegno a Fasano ha fatto luce sulle cause principali dell'erosione costiera e sulle strategie per proteggere il litorale, con un focus sull'importanza della pianificazione regionale e della responsabilità collettiva.
  • Riduzione sedimenti fluviali: estrazione sabbia causa danni all'edilizia.
  • Infrastrutture portuali interrompono il trasporto sedimenti lungo la costa.
  • Cambiamenti climatici: innalzamento livello del mare e eventi estremi.
  • Serve pianificazione regionale per affrontare l'erosione.

L’erosione costiera rappresenta una sfida complessa e multifattoriale che affligge numerosi territori, con impatti significativi sull’ambiente, l’economia e la società. Il 4 settembre 2025, a Fasano, si è tenuto un convegno cruciale per affrontare questa problematica, riunendo esperti e cittadini per analizzare le cause, le soluzioni attuali e le strategie future per la protezione del litorale.

Le cause dell’erosione costiera: un’analisi approfondita

Contrariamente alla percezione comune, l’erosione costiera non è determinata unicamente dai cambiamenti climatici. Sebbene l’innalzamento del livello del mare e l’intensificarsi degli eventi meteorologici estremi contribuiscano ad aggravare il problema, le attività umane svolgono un ruolo preponderante. L’ISPRA (Istituto Superiore per la Protezione e la Ricerca Ambientale) ha evidenziato come le cause principali siano legate all’azione dell’uomo, anche in aree distanti dalla costa.

Tra i fattori determinanti, spiccano:

La riduzione dell’apporto di sedimenti fluviali, causata dall’estrazione di sabbia per l’edilizia, dalla costruzione di dighe e dalle opere di regimentazione delle acque. L’interruzione del trasporto di sedimenti lungo la costa a causa di infrastrutture portuali e difese rigide, che, pur mitigando localmente l’erosione, ne peggiorano gli effetti nelle aree limitrofe.
La progressiva occupazione e il degrado delle zone retrostanti le spiagge, assieme alla compromissione delle dune litoranee, le quali agiscono come riserve naturali di sabbia e scudo protettivo contro le mareggiate.

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Strategie e soluzioni per la difesa della costa

Il convegno di Fasano ha posto l’accento sulla necessità di un approccio integrato e multidisciplinare per affrontare l’erosione costiera. Il sindaco Francesco Zaccaria ha sottolineato l’importanza di basarsi sugli studi scientifici e sul piano di tutela delle coste regionale, attuando soluzioni sostenibili e lungimiranti. L’amministrazione comunale sta collaborando con esperti per accedere a finanziamenti e implementare misure di contrasto all’erosione, riconoscendo la rilevanza della tutela ambientale per l’economia locale.

La consigliera Loredana Legrottaglie ha sottolineato con forza come la salvaguardia degli arenili sia cruciale per il mantenimento della ricchezza biologica e degli ecosistemi marini, rappresentando al contempo un inestimabile patrimonio naturale. Il dottor Guido Beltrami ha sottolineato l’importanza di integrare la difesa della costa con la rinaturalizzazione e la protezione della biodiversità, promuovendo un approccio di bioeconomia.

Il ruolo dei cambiamenti climatici e la necessità di una pianificazione regionale

Sebbene le attività umane siano attualmente la causa principale dell’erosione costiera, i cambiamenti climatici rappresentano un fattore di rischio crescente. L’innalzamento del livello del mare e l’intensificarsi degli eventi estremi possono amplificare i danni causati dalle mareggiate, rendendo ancora più urgente l’adozione di misure di mitigazione e adattamento.

Il sindaco Zaccaria ha sottolineato la necessità di una pianificazione su scala regionale per affrontare l’erosione costiera in modo organico, poiché ogni intervento locale può avere conseguenze sulle aree circostanti. Una visione d’insieme e una strategia coordinata sono essenziali per garantire la sostenibilità a lungo termine delle coste.

Verso un futuro sostenibile: la responsabilità collettiva

L’erosione costiera è un problema complesso che richiede un impegno congiunto da parte delle istituzioni, degli esperti e dei cittadini. Il convegno di Fasano ha evidenziato la necessità di una sensibilità collettiva e della partecipazione della comunità per costruire un futuro sostenibile per il territorio. Solo attraverso un dialogo aperto, una pianificazione oculata e l’adozione di soluzioni innovative sarà possibile proteggere le nostre coste e preservare il loro valore ambientale, economico e sociale.

Un approccio olistico per la resilienza costiera

La sfida dell’erosione costiera non si limita alla mera difesa fisica del litorale, ma richiede un approccio olistico che integri la protezione ambientale, lo sviluppo economico sostenibile e la partecipazione attiva della comunità. È fondamentale comprendere che le coste sono sistemi dinamici e complessi, in cui interagiscono fattori naturali e antropici.

Un concetto base di transizione ecologica applicabile è la gestione integrata delle zone costiere (GIZC), che mira a bilanciare le esigenze di sviluppo economico con la conservazione degli ecosistemi costieri. Questo approccio prevede la definizione di obiettivi comuni, la collaborazione tra diversi settori (turismo, pesca, agricoltura, urbanistica) e la partecipazione della comunità locale nel processo decisionale.

Un concetto avanzato è la resilienza costiera*, che si riferisce alla capacità di un sistema costiero di adattarsi ai cambiamenti climatici e ad altri stress, mantenendo le sue funzioni essenziali. La resilienza costiera può essere aumentata attraverso diverse strategie, come il ripristino degli habitat naturali (dune, mangrovie, barriere coralline), la diversificazione delle attività economiche e la promozione di pratiche di gestione sostenibile del territorio.

Riflettiamo sul fatto che la difesa delle coste non è solo una questione tecnica, ma una sfida culturale e sociale che richiede un cambiamento di mentalità e un impegno collettivo per un futuro più sostenibile. Ogni azione, anche la più piccola, può fare la differenza nella protezione di questo prezioso patrimonio naturale.


Articolo e immagini generati dall’AI, senza interventi da parte dell’essere umano. Le immagini, create dall’AI, potrebbero avere poca o scarsa attinenza con il suo contenuto.(scopri di più)
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