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- Oltre 1.700 espositori presenti, con il 20% dall'estero.
 - 166.000 metri quadrati di area espositiva per la transizione ecologica.
 - 350 hosted buyer da 66 Paesi per collaborazioni strategiche.
 
L’edizione numero 28 di Ecomondo, l’expo organizzata da Italian Exhibition Group, si svolge alla Fiera di Rimini da oggi fino a venerdì. L’evento si preannuncia un successo, con oltre 1.700 espositori attesi, di cui il 20% provenienti dall’estero. L’area espositiva si estende su 166.000 metri quadrati, distribuiti in 30 padiglioni. Sono previste più di 30 delegazioni ufficiali e 350 _hosted buyer_ da 66 Paesi, in rappresentanza di tutti i continenti. Circa 90 associazioni internazionali di settore sono coinvolte, e l’evento si articola in sette macroaree tematiche e sei distretti verticali, coprendo l’intera filiera della transizione ecologica.
Un evento internazionale con radici nel territorio
Il presidente di IEG, Maurizio Ermeti, ha definito questa edizione “da record”, evidenziando la sua espansione a livello globale grazie a un coinvolgimento sempre maggiore che abbraccia regioni come il Nord Africa, l’Africa Subsahariana, l’America Latina e l’Est Europa. Nonostante la sua crescente portata globale, Ecomondo mantiene un forte legame con il territorio e con la città di Rimini, dove è nata. Ermeti ha inoltre osservato che Ecomondo è progredita notevolmente, affermandosi come un riferimento mondiale per i settori dell’economia verde e circolare, come dimostrano le edizioni annuali realizzate in Cina e in Messico.
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Un catalizzatore per la transizione ecologica
Ecomondo si conferma un appuntamento imprescindibile per le imprese di tutto il mondo impegnate nella sostenibilità, che continuano a investire nella transizione ecologica, anche in uno scenario complesso come quello attuale. Corrado Peraboni, amministratore delegato di Ieg, ha descritto Ecomondo come “un vero catalizzatore, che connette istituzioni, aziende e mondo scientifico per discutere sfide e opportunità legate alla politica ambientale e alla transizione verso un’economia circolare”. Ha aggiunto che l’evento è il luogo dove innovazione, impresa e visione strategica convergono, rafforzando la missione di Ecomondo di favorire lo scambio reciproco e promuovere collaborazioni strategiche.

Un’opportunità per le imprese e un punto di riferimento per il futuro
Il ruolo di rassegne come Ecomondo è cruciale per riattivare l’impegno verso un modello di crescita più sostenibile, innovativo e competitivo, offrendo agli operatori della sostenibilità la possibilità di confrontarsi sui progressi e alle imprese un sostegno concreto nell’individuazione di nuove opportunità commerciali. Alessandra Astolfi, Global Exhibition Director della divisione Green & Technology di IEG, ha affermato che l’esposizione che si tiene a Rimini funge da vero e proprio punto di contatto tra la domanda e l’offerta nel campo delle tecnologie ecocompatibili. La significativa partecipazione di acquirenti e delegazioni da ogni parte del mondo attesta il crescente appeal internazionale, consolidando la portata globale della manifestazione, anche grazie alla collaborazione con l’Agenzia ICE e il Ministero degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale. Ecomondo propone una panoramica estesa non solo sulle tecnologie più all’avanguardia e sulle soluzioni più promettenti per affrontare le sfide ambientali, ma anche sulle startup e l’innovazione, la formazione, le nuove competenze e i cosiddetti “green jobs”.
Rimini: Capitale della Transizione Ecologica
In un periodo in cui l’Italia mantiene una posizione preminente nell’economia verde, la città di Rimini e il suo centro fieristico si confermano sempre più un polo d’eccellenza internazionale per il futuro della transizione ecologica. L’evento non solo offre una vetrina per le tecnologie e le soluzioni più innovative, ma rappresenta anche un’occasione cruciale per il confronto e la collaborazione tra i diversi attori coinvolti nella transizione verso un’economia più sostenibile.
Amici, riflettiamo un attimo su quanto sia importante l’economia circolare. In parole semplici, si tratta di un modello economico in cui i materiali e i prodotti vengono riutilizzati il più a lungo possibile, riducendo al minimo gli sprechi. Immaginate un cerchio virtuoso in cui nulla viene buttato via, ma tutto viene trasformato e rimesso in circolo.
Approfondendo un po’, l’economia circolare non è solo una questione di riciclo, ma di ripensare l’intero ciclo di vita dei prodotti, dalla progettazione alla produzione, fino al consumo e alla gestione dei rifiuti. Si tratta di un approccio sistemico che richiede un cambiamento di mentalità e un impegno da parte di tutti: imprese, istituzioni e cittadini. Pensate a come potreste contribuire voi stessi, magari scegliendo prodotti più duraturi e riparabili, o partecipando a iniziative di riuso e condivisione.








