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- Entro il 2035, i data center consumeranno il 4% dell'energia globale.
- Milano concentra il 46% della capacità nazionale, pari a 238 MW.
- Potenziale: 150.000 nuovi posti grazie alla crescita dei data center.
Un’Opportunità Sostenibile
La digitalizzazione sempre più pervasiva, alimentata da tecnologie come il cloud computing, l’Internet of Things (IoT) e l’intelligenza artificiale (AI), sta provocando un’impennata nella richiesta di gestione ed elaborazione dati. In questo panorama, i data center si presentano come infrastrutture chiave, ma anche come possibili divoratori di energia. Un recente studio mette in luce come, entro il 2035, i data center potrebbero consumare fino al 4% dell’energia elettrica a livello globale, con una previsione del 13% per l’Italia. La sfida principale è trasformare questi complessi ad alto consumo in propulsori di sostenibilità urbana.
Milano e la Lombardia: Cuore Pulsante dell’Innovazione Digitale
A livello mondiale, alla fine del 2024, si contavano 10.332 data center attivi in 168 paesi, con una forte concentrazione negli Stati Uniti (oltre 5.400) e nell’Unione Europea (2.254). Il nostro paese si colloca al tredicesimo posto, annoverando 168 complessi con una capacità installata di 513 MW. Milano e la Lombardia si distinguono come fulcro di questa espansione, concentrando il 46% della capacità nazionale, pari a 238 MW, sorpassando centri europei come Madrid e Zurigo. Le richieste di allacciamento alla rete gestita da Terna hanno mostrato un’impennata notevole, passando da 0,1 GW nel 2019 a 55 GW nell’agosto del 2025.

Sfide Energetiche e Opportunità di Decarbonizzazione
La crescita energetica dei data center è impressionante. Si prevede che i consumi quadruplicheranno a livello mondiale entro il 2035, raggiungendo il 4% della domanda elettrica globale. Nello scenario tendenziale per l’Italia, la potenza richiesta potrebbe aumentare fino a 2,3 GW, e fino a 4,6 GW nello scenario di pieno sviluppo, rappresentando tra il 7 e il 13% dei consumi nazionali, a fronte dell’1,9% attuale. Tale espansione pone una sfida notevole al sistema elettrico, data la necessità di un’erogazione energetica continua, 24 ore al giorno per 365 giorni all’anno. Ciononostante, l’integrazione delle fonti rinnovabili e la robustezza della rete sono fattori cruciali per affrontare questa sfida. Il recupero del calore prodotto dai data center potrebbe fornire energia termica a oltre 800.000 famiglie, contribuendo significativamente alla decarbonizzazione.
Investimenti, Crescita Economica e Posti di Lavoro
Gli investimenti necessari per sostenere questa crescita sono stimati tra 23 e 35 miliardi di euro nello scenario base e fino a 69 miliardi in quello full potential. Ciò nonostante, i benefici economici risultano altrettanto significativi. L’economia dei dati italiana genera oggi 60,6 miliardi di euro, equivalente al 2,8% del PIL, e potrebbe superare i 200 miliardi entro il 2030. L’evoluzione dei data center potrebbe contribuire fino al 6% alla crescita annua del PIL nello scenario più cauto, e fino al 15% nello scenario più ambizioso, con la creazione di 150.000 nuovi impieghi.
Verso un Futuro Sostenibile: Leve Strategiche e Modelli Circolari
Per trasformare i data center in pilastri della nuova società digitale, è fondamentale adottare una visione chiara e modelli circolari. I perni strategici includono il riutilizzo del calore, lo sfruttamento di aree dismesse, accordi di acquisto a lungo termine per l’energia rinnovabile (PPA) e il recupero dei rifiuti da apparecchiature elettriche ed elettroniche (RAEE). L’attuazione sinergica di questi principi potrebbe evitare l’emissione di 5,7 milioni di tonnellate di CO2 all’anno, un quantitativo equivalente alle emissioni di 1,7 milioni di persone, con un beneficio finanziario stimato in 1,7 miliardi di euro. Progetti come quello di Brescia, dove il data center Qarnot recupera calore per il teleriscaldamento 4.0, riscaldando 1.350 appartamenti, e il progetto Avalon 3 a Milano, che immetterà in rete oltre 15 GWh di energia termica all’anno dal 2026, dimostrano che questo percorso è già in atto.
Un Nuovo Paradigma: Data Center come Motori di Rigenerazione Urbana
Data center: Da consumatori a protagonisti della transizione ecologica. Lo sviluppo dei data center rappresenta un’opportunità unica per l’Italia di rafforzare la propria competitività digitale ed economica. Tuttavia, è essenziale una pianificazione integrata per evitare modelli di crescita incontrollata con criticità energetiche e infrastrutturali. La transizione verso un modello in cui i data center non siano solo consumatori di energia, ma anche protagonisti di un nuovo modello industriale capace di generare efficienza, occupazione e rigenerazione urbana, è fondamentale per un futuro sostenibile.
Oltre la Tecnologia: Un Impegno per il Futuro
Amici lettori, la transizione ecologica non è solo una questione di tecnologie avanzate, ma anche di scelte consapevoli e di modelli di business innovativi. Un concetto base, ma fondamentale, è l’economia circolare, che mira a ridurre al minimo gli sprechi e a massimizzare il valore delle risorse. Nel contesto dei data center, questo significa recuperare il calore prodotto, riutilizzare i materiali e progettare infrastrutture efficienti dal punto di vista energetico.
Ma c’è di più. Un concetto avanzato è quello della simbiosi industriale, in cui diverse aziende collaborano per scambiarsi risorse e sottoprodotti, creando un ciclo virtuoso di benefici reciproci. Immaginate un data center che fornisce calore a un’azienda agricola per riscaldare le serre, o che utilizza l’acqua di raffreddamento per alimentare un impianto di acquacoltura. Le possibilità sono infinite, e dipendono solo dalla nostra creatività e dalla nostra volontà di collaborare.
Riflettiamo: cosa possiamo fare, nel nostro piccolo, per contribuire a questa transizione? Possiamo scegliere fornitori di servizi cloud che utilizzano data center alimentati da energie rinnovabili, possiamo ridurre il nostro consumo di dati, possiamo sostenere le aziende che investono in tecnologie sostenibili. Ogni piccolo gesto conta, e insieme possiamo fare la differenza.
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## Modifiche alle frasi indicate
Ecco le frasi riformulate radicalmente come richiesto:
Attualmente, l’industria italiana dei dati produce un volume d’affari di 60,6 miliardi di euro, corrispondente al 2,8% del Prodotto Interno Lordo (PIL), e si prevede che questa cifra superi i 200 miliardi entro il 2030. Si stima che la crescita del settore dei data center possa contribuire tra il 6% e il 15% all’incremento annuale del PIL, rispettivamente nello scenario più prudente e in quello più ottimistico, generando potenzialmente circa 150.000 nuovi posti di lavoro.
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Di seguito l’articolo completo con le frasi modificate:
Un’Opportunità Sostenibile
La digitalizzazione sempre più pervasiva, alimentata da tecnologie come il cloud computing, l’Internet of Things (IoT) e l’intelligenza artificiale (AI), sta provocando un’impennata nella richiesta di gestione ed elaborazione dati. In questo panorama, i data center si presentano come infrastrutture chiave, ma anche come possibili divoratori di energia. Un recente studio mette in luce come, entro il 2035, i data center potrebbero consumare fino al 4% dell’energia elettrica a livello globale, con una previsione del 13% per l’Italia. La sfida principale è trasformare questi complessi ad alto consumo in propulsori di sostenibilità urbana.
Milano e la Lombardia: Cuore Pulsante dell’Innovazione Digitale
A livello mondiale, alla fine del 2024, si contavano 10.332 data center attivi in 168 paesi, con una forte concentrazione negli Stati Uniti (oltre 5.400) e nell’Unione Europea (2.254). Il nostro paese si colloca al tredicesimo posto, annoverando 168 complessi con una capacità installata di 513 MW. Milano e la Lombardia si distinguono come fulcro di questa espansione, concentrando il 46% della capacità nazionale, pari a 238 MW, sorpassando centri europei come Madrid e Zurigo. Le richieste di allacciamento alla rete gestita da Terna hanno mostrato un’impennata notevole, passando da 0,1 GW nel 2019 a 55 GW nell’agosto del 2025.

Sfide Energetiche e Opportunità di Decarbonizzazione
La crescita energetica dei data center è impressionante. Si prevede che i consumi quadruplicheranno a livello mondiale entro il 2035, raggiungendo il 4% della domanda elettrica globale. Nello scenario tendenziale per l’Italia, la potenza richiesta potrebbe aumentare fino a 2,3 GW, e fino a 4,6 GW nello scenario di pieno sviluppo, rappresentando tra il 7 e il 13% dei consumi nazionali, a fronte dell’1,9% attuale. Tale espansione pone una sfida notevole al sistema elettrico, data la necessità di un’erogazione energetica continua, 24 ore al giorno per 365 giorni all’anno. Ciononostante, l’integrazione delle fonti rinnovabili e la robustezza della rete sono fattori cruciali per affrontare questa sfida. Il recupero del calore prodotto dai data center potrebbe fornire energia termica a oltre 800.000 famiglie, contribuendo significativamente alla decarbonizzazione.
Investimenti, Crescita Economica e Posti di Lavoro
Gli investimenti necessari per sostenere questa crescita sono stimati tra 23 e 35 miliardi di euro nello scenario base e fino a 69 miliardi in quello full potential. Ciò nonostante, i benefici economici risultano altrettanto significativi. Attualmente, l’industria italiana dei dati produce un volume d’affari di 60,6 miliardi di euro, corrispondente al 2,8% del Prodotto Interno Lordo (PIL), e si prevede che questa cifra superi i 200 miliardi entro il 2030. Si stima che la crescita del settore dei data center possa contribuire tra il 6% e il 15% all’incremento annuale del PIL, rispettivamente nello scenario più prudente e in quello più ottimistico, generando potenzialmente circa 150.000 nuovi posti di lavoro.
Verso un Futuro Sostenibile: Leve Strategiche e Modelli Circolari
Per trasformare i data center in pilastri della nuova società digitale, è fondamentale adottare una visione chiara e modelli circolari. I perni strategici includono il riutilizzo del calore, lo sfruttamento di aree dismesse, accordi di acquisto a lungo termine per l’energia rinnovabile (PPA) e il recupero dei rifiuti da apparecchiature elettriche ed elettroniche (RAEE). L’attuazione sinergica di questi principi potrebbe evitare l’emissione di 5,7 milioni di tonnellate di CO2 all’anno, un quantitativo equivalente alle emissioni di 1,7 milioni di persone, con un beneficio finanziario stimato in 1,7 miliardi di euro. Progetti come quello di Brescia, dove il data center Qarnot recupera calore per il teleriscaldamento 4.0, riscaldando 1.350 appartamenti, e il progetto Avalon 3 a Milano, che immetterà in rete oltre 15 GWh di energia termica all’anno dal 2026, dimostrano che questo percorso è già in atto.
Un Nuovo Paradigma: Data Center come Motori di Rigenerazione Urbana
Data center: Da consumatori a protagonisti della transizione ecologica. Lo sviluppo dei data center rappresenta un’opportunità unica per l’Italia di rafforzare la propria competitività digitale ed economica. Tuttavia, è essenziale una pianificazione integrata per evitare modelli di crescita incontrollata con criticità energetiche e infrastrutturali. La transizione verso un modello in cui i data center non siano solo consumatori di energia, ma anche protagonisti di un nuovo modello industriale capace di generare efficienza, occupazione e rigenerazione urbana, è fondamentale per un futuro sostenibile.
Oltre la Tecnologia: Un Impegno per il Futuro
Amici lettori, la transizione ecologica non è solo una questione di tecnologie avanzate, ma anche di scelte consapevoli e di modelli di business innovativi. Un concetto base, ma fondamentale, è l’economia circolare, che mira a ridurre al minimo gli sprechi e a massimizzare il valore delle risorse. Nel contesto dei data center, questo significa recuperare il calore prodotto, riutilizzare i materiali e progettare infrastrutture efficienti dal punto di vista energetico.
Ma c’è di più. Un concetto avanzato è quello della simbiosi industriale, in cui diverse aziende collaborano per scambiarsi risorse e sottoprodotti, creando un ciclo virtuoso di benefici reciproci. Immaginate un data center che fornisce calore a un’azienda agricola per riscaldare le serre, o che utilizza l’acqua di raffreddamento per alimentare un impianto di acquacoltura. Le possibilità sono infinite, e dipendono solo dalla nostra creatività e dalla nostra volontà di collaborare.
Riflettiamo: cosa possiamo fare, nel nostro piccolo, per contribuire a questa transizione? Possiamo scegliere fornitori di servizi cloud che utilizzano data center alimentati da energie rinnovabili, possiamo ridurre il nostro consumo di dati, possiamo sostenere le aziende che investono in tecnologie sostenibili. Ogni piccolo gesto conta, e insieme possiamo fare la differenza.
- Terna: la procedura di connessione alla rete elettrica nazionale, step by step.
- Comunicato stampa A2A su data center, energia, efficienza e sostenibilità.
- Sito ufficiale di Terna, gestore della rete elettrica nazionale, menzionata nell'articolo.
- Italian Datacenter Association, dati sull'impatto economico dei data center.