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- Obiettivo: ridurre i rifiuti indifferenziati a 120 kg pro capite annui.
- A Piacenza la differenziata è al 72%, l'indifferenziata a 210 kg.
- Nei comuni con tariffa, la differenziata sale all'84%.
A partire dal 2026, la città di Piacenza si prepara all’entrata in vigore ufficiale della tariffazione puntuale, un sistema di gestione dei rifiuti che promette di rivoluzionare le abitudini dei cittadini e l’efficienza del servizio. Tuttavia, l’introduzione sperimentale di questo modello ha sollevato un acceso dibattito tra i consiglieri comunali e la cittadinanza, con critiche e preoccupazioni riguardanti l’aumento dello sporco e i disagi causati dai nuovi contenitori.
La tariffazione puntuale si basa sul principio “chi inquina paga“, incentivando i cittadini a ridurre la produzione di rifiuti indifferenziati e ad aumentare la raccolta differenziata. L’obiettivo dichiarato è quello di contenere la produzione di rifiuti indifferenziati a *120 chili pro capite annui e di raggiungere il 79% di raccolta differenziata in città. Allo stato attuale, la percentuale di raccolta differenziata a Piacenza è pari al 72%, mentre la produzione di rifiuti non riciclati per abitante si attesta a 210 chili.
Secondo Atersir, l’adozione della tariffazione puntuale porta a vantaggi significativi. Nei comuni dove è già in vigore, la raccolta differenziata raggiunge l’84%, rispetto al 74% dei comuni senza tariffazione. Inoltre, la produzione annua di rifiuti pro capite è di 590 kg nei comuni con tariffazione, contro i 628 kg dei comuni senza. Riguardo ai rifiuti indifferenziati, si osserva un calo nella produzione da 163 kg per abitante a 94 kg.

Critiche e Preoccupazioni
Nonostante i potenziali benefici, l’introduzione della tariffazione puntuale a Piacenza ha generato numerose critiche. I consiglieri di centrodestra lamentano un peggioramento della situazione della raccolta dei rifiuti, con un aumento dello sporco e dei rifiuti abbandonati. I cittadini segnalano disagi legati all’ingombro dei bidoncini, soprattutto nei condomini e nelle zone ad alta densità abitativa, e difficoltà per gli anziani nel trasportare i contenitori pieni.
Alcuni consiglieri hanno sollevato dubbi sull’efficacia del sistema, evidenziando che l’aumento del riciclo non si traduce in una diminuzione dei costi del servizio per il Comune e, di conseguenza, per i cittadini. Inoltre, è stato sottolineato come i costi del servizio di gestione dei rifiuti a Piacenza siano superiori rispetto ad altre città simili.
- Finalmente un passo avanti verso una Piacenza più verde! 🥳......
- Troppi disagi per i cittadini, il sistema va rivisto! 😠......
- E se invece di concentrarci solo sui rifiuti...? 🤔......
Correttivi e Soluzioni in Arrivo
Di fronte alle critiche e alle difficoltà riscontrate, Iren e l’amministrazione comunale stanno valutando l’introduzione di correttivi e soluzioni per migliorare il sistema. Tra le novità in arrivo, spiccano le ecostazioni informatizzate aperte 24 ore su 24, che permetteranno ai cittadini di conferire i rifiuti in modo flessibile e tracciabile. Si sta inoltre considerando, per gli edifici residenziali di grandi dimensioni, l’installazione di contenitori condominiali “smart”, il cui accesso sarà limitato ai soli residenti tramite l’uso di un badge o di un codice univoco.
Questi interventi mirano a rendere più efficiente e flessibile il conferimento dei rifiuti, riducendo gli abbandoni e migliorando la pulizia della città. Allo stesso tempo, si sta lavorando per sensibilizzare e informare i cittadini sull’importanza della raccolta differenziata e sui vantaggi della tariffazione puntuale.
Verso un Futuro Sostenibile: Sfide e Opportunità
L’introduzione della tariffazione puntuale a Piacenza rappresenta una sfida importante, ma anche un’opportunità per promuovere un futuro più sostenibile. Ridurre la produzione di rifiuti indifferenziati e aumentare la raccolta differenziata sono obiettivi fondamentali per la tutela dell’ambiente e la gestione efficiente delle risorse.
Per raggiungere questi obiettivi, è necessario un impegno congiunto da parte di tutti gli attori coinvolti: amministrazione comunale, Iren, cittadini e imprese. È importante che il sistema sia equo, efficiente e flessibile, in grado di adattarsi alle diverse esigenze e di incentivare comportamenti virtuosi. Solo così sarà possibile trasformare Piacenza in una città più pulita, vivibile e rispettosa dell’ambiente.
Amici lettori, riflettiamo un attimo su questo tema. La transizione ecologica non è solo una questione di numeri e percentuali, ma un cambiamento culturale profondo. Un concetto base, ma fondamentale, è che ogni rifiuto che produciamo ha un costo ambientale ed economico*. Ridurre la quantità di rifiuti che generiamo, differenziarli correttamente e promuovere il riuso sono azioni concrete che possiamo fare tutti i giorni per contribuire a un futuro più sostenibile.
Un concetto più avanzato è quello dell’analisi del ciclo di vita dei prodotti. Prima di acquistare qualcosa, dovremmo chiederci: da dove viene? Come è stato prodotto? Quanto durerà? Cosa succederà quando non mi servirà più? Scegliere prodotti con un ciclo di vita più lungo, realizzati con materiali riciclati e facilmente riciclabili, è un modo per ridurre il nostro impatto ambientale e promuovere un’economia circolare.
Pensiamoci: ogni piccolo gesto conta, e insieme possiamo fare la differenza.